(segue) Dopo l'attentato a Hitler
(8 novembre 1939)
[Inizio scritto]

      «A S. E. il Duce dell'Italia fascista.
      «Vi ringrazio di cuore per la parte che avete presa a nome Vostro e dell'Italia fascista, al cordoglio per la morte dei miei vecchi compagni di lotta, nonché per le Vostre amichevoli parole a mio riguardo. Le ho accolte con sentimento di riconoscenza e come una prova dei sentimenti camerateschi che ci legano. Con i migliori saluti e con i miei sentiti auguri per Voi e per l'Italia fascista, resto Vostro amichevolmente devoto
      Adolfo Hitler»