Benito Mussolini
Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota


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     «Questa operazione — che potrebbe consentirci di liquidare tutte le truppe greche — è stata preparata fin nei minimi dettagli ed è perfetta per quanto è umanamente possibile. La riuscita dell'azione ci porterebbe a migliorare le nostre posizioni, ci darebbe una frontiera più sicura ed il possesso del porto di Prevesa, che fa cambiare completamente la nostra situazione.
     «Questa è la prima fase della nostra operazione, da condurre a fondo nel modo migliore.
     «L'azione però è subordinata alle condizioni climatiche.
     «Tra alcune settimane la stagione delle piogge provocherebbe serie difficoltà per la conquista dell'Epiro e della base di Prevesa».
     Duce. - La data dell'inizio delle operazioni può essere anticipata, ma non ritardata.
     Visconti Prasca. - Lo spirito delle truppe è altissimo, l'entusiasmo è al massimo grado. Non ho mai avuto a lagnarmi delle truppe in Albania. L'unica manifestazione di indisciplina che ho dovuto riscontrare è stata quella di ufficiali e soldati per eccesso nell'ansia di voler andare avanti e di voler combattere.
     Duce. - Quante forze avete?
     Visconti Prasca. - Circa 70 mila uomini, oltre ai battaglioni speciali. Rispetto alle truppe che ci sono di fronte, — circa 30 mila uomini, — abbiamo una superiorità di due a uno.
     Duce. - E per quello che riguarda i mezzi: carri armati, difese campali, del nemico?
     Visconti Frasca. - L'unica preoccupazione è costituita dall'aiuto che potrebbe essere dato all'avversario dall'aviazione inglese, giacché quella greca, per me, non esiste.