Venticinque anni dopo, Arnaldo, doveva sentire la tremenda realtà di queste parole!
Rimase due anni alla scuola di Cesena, poi passò per un anno a quella di Monza, in qualità di capo-coltivatore, e nel 1908 ottenne il posto di insegnante d'agraria all'Istituto Falcon-Vial di San Vito al Tagliamento. Intanto si era fidanzato nella Pasqua del 1907 con Augusta Bondanini che sposò il 14 aprile del 1909. Il 3 luglio del 1910 nasceva a Paderno, Sandrino. L'altro figlio Vito nasceva il 27 settembre del 1912 a San Vito; il 3 gennaio del 1917 nasceva a Morsano l'ultima figlia: Rosina. È la decennale parentesi friulana nella vita di Arnaldo. Pur continuando ad insegnare agraria all'Istituto Falcon-Vial, nel 1911 ottenne il diploma magistrale alla scuola di Sacile e insegnò in una scuola elementare di San Vito e precisamente nella frazione di Cardona; nel 1914 ottenne la patente di Segretario Comunale che esercitò prima a Travesio, quindi a Morsano, dove lo sorprese lo scoppio della guerra e l'invasione nemica. Arnaldo era legato alla terra del Friuli da vincoli di un affetto che lo seguì per tutta la vita, gli abitanti di quei paesi lo ricordavano sempre con simpatia. Spesso egli vi si recava. L'ultima volta fu nel giugno del 1930 e fu oggetto di calorose manifestazioni di popolo. Sono questi i dieci anni che furono formativi del suo spirito: durante i quali egli molto lesse e molto apprese. Ma la sua anima non mutò. Nel 1907 scriveva ad un amico: «Il destino con me gioca in un modo molto bizzarro e non so, non so fin dove si potrà arrivare». Ogni uomo ha delle sensazioni oscure, che devono affiorare dal sub-cosciente. Sono esse che danno alla vita la certezza o l'incertezza del domani.
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