Una rappresentazione teatrale del 1959
[7 dicembre 2012]
Leggiamo da Il Giornale d'Abruzzo e Molise del 18 giugno 1959: L'OMBRA CHE VINCE di UMBERTO ADAMOLI - Il dramma «L'Ombra che vince» di Umberto Adamoli, è andato in scena a Teramo per la interpretazione della Compagnia del Teatro Stabile Regionale, nell'ampia sala del nuovo Teatro Sperimentale «Noè Lucidi», con encomiabile comprensione fatto approntare dal Sindaco prof. Gambacorta in sostituzione del glorioso Teatrino «La Cetra» che scomparirà tra poco per la demolizione e ricostruzione del vecchio Teatro Comunale, del cui edificio faceva parte e dove aveva avuto sede fino a ieri il Teatro Stabile.
Una lieve trama è bastata all'Adamoli per dar modo a taluni personaggi del dramma di rievocare con appassionato fervore momenti della passata storia teramana; l'azione si svolge infatti ai primi del sec. XVIII tra le montagne teramane e la laguna veneta e il nuovo lavoro è il seguito de Gli eroi di Citelut dello stesso autore, e fa parte pur esso, della collezione «Teatro» pubblicata dall'editore Gastaldi di Milano.
La realizzazione scenica è stata curata in ogni sua parte con grande entusiasmo dall'avv. Gabriele Di Sante che ha egregiamente diretto i bravi filodrammatici, che erano: Anna Farinelli (Clara), Maria Olivo (Paola), Adriana Pilotti (Balbina), Anna Pia Di Giovanni (Patricia), Angelo Bologna (Nemesio), Gabriele Di Sante (Fabio), Bruno Braga (Montanari), Alberto Mercuri (Giancarlo), Lamberto Salvoni (Matteo), Aldo Martelli (Lazzaro). Tutti recitarono col maggiore impegno, dalla sig.na Farinelli, che seppe dare alla sua difficile parte accenti altamente drammatici specie nel 3. atto; alla sig.na Olivo dalla recitazione misurata spontanea ed efficace; alle sig.ne Pilotti e Di Giovanni nelle spigliate parti di giovani veneziane; né da meno furono il Bologna, il Di Sante, il Salvoni nelle loro interpretazioni tutt'altro che facili e disimpegnate sempre con molta proprietà.
Di grande effetto le scene di Stefano Rabuffo, ottimi i costumi realizzati da Rosina Pepe, irreprensibile la direzione artistica di Enrico Nepomuceno.
Il pubblico, tra cui erano le maggiori autorità cittadine, applaudì calorosamente autore ed interpreti ad ogni fine atto; noi ci auguriamo di rivedere presto questi bravi filodrammatici in altri lavori che continuino la bella tradizione che il Teatro Stabile Teramano iniziò due anni fa con il successo conseguito al Concorso Nazionale di Pesaro. (p.f.)