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Cicero Fernando (meglio noto col nomignolo di Nando; Asmara, 22 gennaio 1931 – Roma, 30 luglio 1995), regista e attore italiano. Mosse i suoi primi passi sul grande schermo con registi molto impegnati quali Luchino Visconti (Senso, 1953), Roberto Rossellini (Vanina Vanini, 1961) Francesco Rosi (Salvatore Giuliano, 1962) e Alberto Lattuada (La steppa, 1962). Erano però tutte parti molto limitante, con pochissime battute: pertanto Cicero decise di stoppare la sua carriera da interprete ed iniziare quella dietro la cinepresa. Inizialmente fu aiuto regista di Visconti e di Rosi (in particolare, con quest'ultimo codiresse Le mani sulla città nel 1963) poi nel 1966 cominciò la sua carriera autonoma dirigendo Lo scippo, film che ebbe scarsissimo successo. Nel 1970, con la pellicola Ma chi t'ha dato la patente?, cominciò il suo sodalizio artistico con la coppia Franco Franchi/Ciccio Ingrassia, che furono protagonisti anche del suo Armiamoci e partite! (1971). Nel 1973 uscì nelle sale il suo film più celebre, Ultimo tango a Zagarol, commedia comica che intendeva parodiare fin dal titolo di capolavoro di Bernardo Bertolucci Ultimo tango a Parigi. Due sono le cose particolari di questo film: la presenza del solo Franco Franchi senza l'amico Ciccio ed il giudizio lusinghiero che diede Robert De Niro; il popolare attore statunitense infatti affermò "A me piace moltissimo Franco Franchi. Quando giravo in Sicilia il secondo Padrino, ho visto un suo film, Ultimo tango a Zagarol. Era straordinario" . Con L'insegnante del 1975 Cicero si inserì nel filone della commedia sexy all'italiana, di cui diede prove notevoli come La dottoressa del distretto militare e La soldatessa alle grandi manovre. Scelse quasi sempre come sua musa Edwige Fenech, ma fece un'eccezione nel controverso W la foca! (1982) in cui affidò il ruolo della protagonista all'emergente Lory Del Santo. Negli ultimi anni ridusse moltissimo la sua vita mondana, preferendo ritirarsi dalle scene nel 1983. Venne soprannominato "il Fellini de Trastevere" dai suoi fans . Al momento della sua morte, avvenuta nel 1995 nella Capitale, non era stato ancora completamente rivalutato: alle critiche ricevute, egli avrebbe potuto controbattere con un complimento fattogli da Francis Ford Coppola, che riguardo Ultimo tango a Zagarol disse "è più interessante del film di Bertolucci" (e lo dimostrò acquistandone i diritti per il mercato americano ).
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