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Lionello Oreste (Rodi, 18 aprile 1927 – Roma, 19 febbraio 2009), attore teatrale, cabarettista e doppiatore italiano. Lionello nasce a Rodi e cresce nella città di Reggio Calabria. Muove i primi passi su un palcoscenico a 10 anni, quando vestito da valletto chiudeva il sipario del teatro Francesco Cilea a Reggio Calabria. Inizia la sua carriera artistica come attore di teatro ed è considerato uno dei padri del cabaret italiano dove si impone già nel secondo dopoguerra. Nel 1953 entra a far parte della Compagnia del Teatro Comico Musicale di Radio Roma della RAI. Nel 1954 approda in televisione con la trasmissione per ragazzi Marziano Filippo. Sempre per il piccolo schermo sarà interprete, nel 1965 della serie televisiva Le avventure di Laura Storm, accanto a Lauretta Masiero ed Aldo Giuffrè. Per quanto riguarda l'attività di doppiatore, Lionello è considerato tra i più grandi di sempre. Ricordiamo che ha dato voce a Charlie Chaplin nel ridoppiaggio del 1972 del Grande dittatore, a Groucho Marx nella Guerra lampo dei fratelli Marx, a Dick Van Dyke in Mary Poppins, a Peter Sellers nel Dottor Stranamore, a Gene Wilder in Frankenstein Junior, a Michel Serrault nella trilogia del Vizietto ma, soprattutto, è stato la voce italiana di Woody Allen nei film del regista e attore americano. È anche presente in molti film di Fellini, dove spesso dà la voce a più personaggi nella stessa pellicola. Inoltre nel Cyrano de Bergerac con Gérard Depardieu ha provveduto alla traduzione delle battute del protagonista tutte rigorosamente in rima. Con la compagnia del Bagaglino, fondata nei primi anni sessanta, compare in spettacoli e film televisivi. È padre dell'attore Luca e delle doppiatrici Cristiana e Alessia Lionello. Muore a Roma il 19 febbraio 2009 dopo una lunga malattia all'età di 81 anni. Woody Allen dichiara, "Oreste Lionello mi ha reso per anni un attore molto migliore di quanto non fossi veramente. Ci siamo conosciuti personalmente e mi è sempre sembrato un uomo molto amabile". A Chieti, il 10 maggio 2009, riceve il premio "Sorriso d'Oro" alla memoria durante lo spettacolo teatrale Camera Smile. A ritirarlo è la moglie, Giuliana Graziani. "Era elegante, intelligente, graffiante ma buono", ricorda la moglie con queste parole: « Lui ha sempre avuto come obiettivo non le persone ma le situazioni, e facendo questo ha restituito alla satira la sua vera originalità.»
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