|
Orlando Orazio (Napoli, 14 giugno 1933 – Roma, 18 dicembre 1990), attore italiano. Attore di simpatica comunicativa, spigliato e cordiale, frequenta l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma per due stagioni consecutive, nel 1953-54 e nel 1954-55, senza conseguire il diploma, per il desiderio intenso di debuttare sulle scene con una scrittura ottenuta dalla compagnia di Renzo Ricci, accanto ad Eva Magni, Albertazzi e la Proclemer. Interpreta poi ruoli minori ma importanti in Re Lear diretto da Franco Enriquez (1955) cui seguono, nel medesimo anno, La ragazza di campagna e Resurrezione. Orlando continua una carriera in teatro, anche se non raggiunge lo status di primo attore, partecipando a commedie di gran successo fra cui Un cappello pieno di pioggia diretto da Squarzina (1956). Interessante e lunga è la sua attività in palcoscenico, che lo vede prender parte ad una grande quantità di opere fra le quali è doveroso citare I carabinieri di Joppolo messo in scena da Roberto Rossellini, E lei per conquistar si sottomette per il Teatro di Genova per la regia di Sciaccaluga (1983), La strana coppia diretta da Franca Valeri con partner come la Vitti e la Falk (1987) e, sempre con le due attrici, Prima pagina diretta da Giancarlo Sbragia (1988). Molto più proficua e soddisfacente è la sua attività in televisione, dove è quasi una presenza fissa in sceneggiati o opere teatrali, a cominciare dal 1958 con il ruolo di Benvolio in Romeo e Giulietta per la regia di Franco Enriquez, cui seguono nel 1959 Sheila si sposa diretto da Eros Macchi, La casa in ordine diretto da Vaccari, che lo riconferma per il dramma Dieci minuti di alibi, e Il poverello per la regia di Fino. Ma sono gli anni Sessanta e i successivi quelli in cui Orazio Orlando si costruisce una carriera televisiva di gran rilievo con la sua immagine di bravo ragazzo, onesto e leale, talvolta sbruffone e ingenuo, che piace molto ai telespettatori in sceneggiati come I miserabili diretto da Bolchi (1964), La figlia del capitano per la regia di Cortese, Corrado il tenente diretto da Enrico Colosimo e La donna di fiori di Majano, tutti del 1965. Un successo personale e meritatissimo lo ottiene con il ruolo del commissario Solmi, napoletano pigro e astuto, nella serie Qui squadra mobile diretta da Majano nel 1973 e nel 1976. Poi è fra gli interpreti scelti da Blasetti per i Racconti di fantascienza (1979), in Aiutami a sognare di Pupi Avati presentato anche su grande schermo (1982), ne La Piovra 5 - Il cuore del problema diretto da Luigi Perelli (1990). Fra gli originali-tv a cui Orlando prende parte ricordiamo l'episodio François Villon della serie Le pecore nere diretta da Gilberto Tofano (1961), cui segue nel medesimo anno Un episodio dell'anno della fame della serie Racconti dell'Italia di ieri diretta da Mario Landi; quindi partecipa agli episodi Processo a Danton della serie I grandi processi della storia diretta da Carlo Lodovici nel 1962 e a Un testimone per uccidere di Ritorna il tenente Sheridan diretto da Landi (1963), che lo riconferma fra gli interpreti di Un'ombra su Maigret per Le inchieste del commissario Maigret (1964). È inoltre nel cast dei tre episodi che compongono I drammi marini di Eugene Gladstone O'Neill, messi in scena da Landi (1962), dei sei episodi di Uno + Uno diretti da Biagio Proietti (1983) e delle undici puntate di Aeroporto internazionale dirette da Paolo Poeti e Enzo Tarquini (1985) oltre all'episodio Il Castigo della serie Le Roy Mistère di Roger Planchon (1989). Infine, fra le numerose opere teatrali trasportate in TV, è doveroso citare almeno il dramma di Arthur Miller Ricordo di due lunedì per la regia di Sergio Velitti (1965), La locanda azzurra di Majano (1966) e una nuova edizione di Tredici a tavola diretta da Luigi Bonori (1983). Al cinema arriva piuttosto tardi ma sono pochissime le occasioni in cui riesce a poter mettere in luce le sue doti. Attore sfortunato, muore per infarto al Teatro Flaiano mentre sta per andare in scena nella commedia Ad Eva aggiungi Eva (1990).
|
|