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Schubert Karin (Amburgo, 26 novembre 1944), attrice e attrice pornografica tedesca conosciuta in Italia negli anni '70 durante il periodo d'oro della commedia erotica all'italiana. Iniziò la sua carriera interpretando ruoli in commedie erotiche (la più conosciuta delle quali fu Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda, nella quale è co-protagonista insieme a Pippo Franco, Edwige Fenech e Umberto d'Orsi), diventandone una delle protagoniste più conosciute in quegli anni. Negli anni '80, dopo a aver partecipato a numerosi film del genere (La dottoressa sotto il lenzuolo) e soprattutto a due film della serie Emanuelle nera con Laura Gemser, si dedicò definitivamente al genere hardcore, sia su pellicola sia sulle riviste del settore, a fine carriera, quando ormai non poteva piu reggere esteticamente la telecamera, si e' dedicata per breve tempo al telefono erotico, pubblicizzando tale servizio in qualche fugace apparizione pubblicitaria su alcune televisioni private del Nord Italia. La motivazione che costrinse Karin a questa scelta del porno fu di natura economica, legata anche alla volontà di procurarsi denaro per aiutare il figlio (che le usava violenza) ad uscire dal tunnel della droga. Ospite di una puntata del Maurizio Costanzo Show, la Schubert denunciò la violenza ed i ricatti a cui aveva dovuto sottostare per ottenere parti cinematografiche nelle pellicole porno. Nel 1994, oppressa dalla solitudine e dalla povertà, ha tentato il suicidio ingerendo barbiturici, ma fortunatamente è stata soccorsa in tempo dai vicini di casa. Di nuovo nel 1996 ha provato a togliersi la vita, questa volta mediante intossicazione col monossido di carbonio dell'auto.
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