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Ripa di Meana Marina (nata Marina Elide Punturieri e già Marina Lante della Rovere; Roma
21 ottobre 1941)
stilista
scrittrice e personaggio televisivo italiana
conosciuta per i matrimoni contratti con Alessandro Lante della Rovere
prima
e Carlo Ripa di Meana
poi
ma anche per il suo temperamento focoso e per le originali campagne ambientaliste e animaliste. Nata in una famiglia borghese
dopo gli studi inizia a lavorare come stilista aprendo un atelier di alta moda in Piazza di Spagna
a Roma. Si sposa nella Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi nel 1961 con Alessandro Lante della Rovere
di antica famiglia ducale
da cui ha la figlia Lucrezia Lante della Rovere
attrice teatrale
cinematografica e televisiva. Negli anni settanta è protagonista di una tormentata relazione sentimentale con il pittore Franco Angeli. Sull'esperienza scriverà un libro
Cocaina a colazione (2005)
raccontando di essere arrivata a prostituirsi per poter comprare al suo amante la cocaina. Successivamente
divorzia da Alessandro Lante della Rovere
di cui conserverà il cognome fino a proibizione del Tribunale su istanza dello stesso Lante della Rovere
dopo che Marina aveva firmato delle opere autobiografiche con il cognome dell'ex marito
nel settore della moda e le licenze collegate. Si firma ancora oggi Marina Lante della Rovere. Intraprende una serie di relazioni sentimentali
non ultima quella con il giornalista Lino Jannuzzi
di cui dà conto nel best seller "I miei primi quarant'anni". Nel 1982 si sposa civilmente con Carlo Ripa di Meana
di famiglia marchionale
con cui nel 2002 contrae matrimonio religioso. Dalla fine degli anni settanta inizia sempre più spesso ad apparire in televisione come opinionista o protagonista di trasmissioni in cui mette in risalto il carattere esuberante e la sua natura anticonformista
autentica e libera
- ma spesso sopra le righe e sconfinante nel trash-
e dibatte politica sui temi della natura
della tutela del paesaggio
dell'esaltazione del bello e della difesa degli animali. Amica di intellettuali e scrittori come Alberto Moravia e Goffredo Parise
negli anni è poi divenuta sempre più libertaria e
per molti
uno dei simboli della tv spazzatura. Forte di un bell'aspetto fisico
si fa più volte fotografare completamente nuda per campagne contro l'uso delle pellicce e come testimonial per la raccolta di fondi per la ricerca contro il cancro
che per due volte lei debella. Svariate le sue attività in campo professionale: ha scritto una decina di libri spesso a sfondo autobiografico (ma anche romanzi gialli e sentimentali)
ha diretto un film Cattive Ragazze (1992) cosi giudicato da Paolo Mereghetti:"può concorrere al titolo di film più brutto della storia del cinema. E vincere". Infine
un altro primato: sulla sua vita
tra i suoi quarantacinque e i sessant'anni
sono usciti due film: "I miei primi quarant'anni" di Carlo Vanzina (1987)
film cult di grande successo e cassetta
e "La più bella del reame" di Cesare Ferrario (1989). Nel 1990 lancia e dirige per due anni il mensile Elite
pubblicato dalla Newton&Compton Editore. Nel 1995 diviene Ambasciatrice in Italia dell'IFAW (International Fund for Animal Welfare - USA). Negli anni novanta Marina comincia ad animare
in Italia e in altri paesi
campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche
contro l'uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce
contro le corride
contro gli esperimenti nucleari francesi nell'atollo di Mururoa
contro lo sventramento del Pincio (2008)
contro la chiusura dello storico Ospedale di San Giacomo nel cuore di Roma (2008)
e quella
recente per la prevenzione precoce dei tumori. Marina ha due nipoti gemelle
Ludovica e Vittoria figlie della sua Lucrezia e di Giovanni Malagò. Marina e Carlo hanno quattro cani carlini: Risotto
Mela
Mango e Moka. Negli ultimi anni Marina ha lanciato con il proprio marchio Occhiali
Porcellane
Pellicce Ecologiche. È stata testimonial di campagne animaliste e ambientaliste
ma anche opinionista di sessualità nella tournée teatrale Don Giovanni o Bell'Antonio?.
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