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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
architetto, insegnante, politico, Napoli (28-2-1877). e l'interezza del carattere possono e debbono essere ornamento della nostra vita cotidiana. Di queste virtù meno vistose delle prime, ma non belle ed utili al mondo fu ricco davvero E. Badia. Oh s'io potessi, come vorrei ritrarre di cuore l'immagine di questo bravo e perfetto gentiluomo! Vorrei mostrare la bella armonia ch'era nelle facoltà dell'animo suo, ove rifulgevano, sopra ogn'altro, la rettitudine e la bontà. Egli fu tale che, in tanta vicenda di casi, quanta ne vide il nostro paese da mezzo secolo in qua, nessuno ebbe menomamente a dolersi di lui, moltissimi a lodarsi di favori o di benefizii ricevuti: e fu in ogni tempo e in ogni suo atto integerrimo cittadino. Dedicatosi fin da giovane agli studi d'ingegneria ed architettura, esercitò la sua professione con zelo e perizia non comune. Sostenne inoltre degnamente cariche ed uffici civili. Fu prima del 1860 deputato provinciale delle opere pubbliche; dal 60 al 62 fu consigliere nel comune ove per alcuni mesi funzionò da sindaco, e fu ufficiale della guardia nazionale; fu poi membro della deputazione teatrale, architetto del municipio, delegato del governo nella valutazione dei beni demaniali; e insegnò nella Scuola
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