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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
patriota, Castellamare Adriatico (14-8-1878). ramingarono per due giorni cibandosi di nocicocco, in sino a che a caso passando colà una barca peschereccia non l'ebbe a trasportare a Nuova-Orleand. Viaggiò l'Italia a palmo a palmo, e buona parte d'Inghilterra, Francia, Spagna, Turchia ed Africa, ove passò il deserto per arrivare a Gerusalemme. S'ebbe a ripresentare soldato nel 59 fra le fila dell'esercito piemontese, e da soldato combatté nel 60. Promosso ad ufficiale, fa' bella pruova nel 66. Decorato di varie medaglie commemorative ed al valor militare, dopo una vita tempestosa e maleandata in salute godeva in questo lembo di cielo gli ozii della campagna beato dell'amore di una donna e amato e stimato da quanti lo conoscevano, perché bravo onest'uomo e patriota vero! Vecchio soldato sentiva l'onor militare in modo possente, e dicea sempre, morire contento or che la sua Patria era libera! - La sua salma fu accompagnata all'ultima dimora da un plotone di soldati gentilmente mandato dal comandante la Guarnigione di Pescara, da parecchi amici e dal popolo. - Il prete, questa gente che non perdona mai, sdegnò concedere l'onore (ironia!!!...) della chiesa e dell'accompagnamento! Meglio così! Ché mal vanno assieme chi ha redenta la Patria e chi la vuol distrutta.
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