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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
medico, politico, Teramo (10-9-1881). lagrime, ma seguiamone l'esempio del ben vivere e forte morire. Converrebbe che come egli si sacrificava per l'istruzione del popolo del Comune di Teramo, converrebbe che anche il Comune si sacrificasse per l'educazione dei 4 figli suoi, converrebbe che l'associazione medica italiana pensasse a collocarli nel collegio-convitto d'Assisi, poiché, convien dirlo, Pasquale Pirocchi onesto non ostante le incessanti fatiche come medico, non lascia tali beni di fortuna che possono procacciare ai figli un'educazione degna del padre. Il medico non è mercante, è un apostolo dell'umanità, non lascia beni di fortuna, ma larga eredità di affetti, e la gratitudine ch'è virtù conosciuta anche dalle belve, dovrebbe essere il guiderdone delle disinteressate azioni. Ed ora l'estremo vale, amico mio, se pur l'eco del mio pianto può giungere a te vicino: io che ebbi la sventura di vederti sul letto del dolore negli estremi momenti di vita senza poterti arrecare alcun conforto, trascinerò ancora il poco tempo che m'avanza, vittima anch'io della sventura, e cercherò d'imitarti nelle nobili e virtuose azioni, memore d'una grande verità, che gli uomini passano, le azioni restano! (Dottor Raffaele Petrilli)
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