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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Teramo (28-1-1882). un tipo di donna virtuosa. Paziente, modesta, rassegnata, caritatevole, affettuosa, sempre eguale sia nelle avversità che nella buona fortuna, era da tutti stimata, da tutti amata. Bellissima fra le signore teramane, era un tesoro di virtù e di dolcezze, che tutti guardavano con occhio di simpatia e di ammirazione. A ciò principalmente è dovuta la solenne dimostrazione di dolore, cui ieri mattina prendevan parte, con mirabile spontaneità, tutti gli ordini della cittadinanza. Autorità, funzionari pubblici, persone d'ogni classe, istituti scolastici, pubblici e privati, rappresentanze di società formavano un corteo che occupava tutto il corso. Il ceto dei negozianti ebbe il gentile pensiero di chiudere i negozi nel passaggio del feretro, segno di lutto cittadino per la compagna virtuosa ma ahi! sfortunata del deputato di Teramo. Vinciguerra ne scolpiva un'epigrafe. Irelli ne leggeva l'elogio fuori porta Madonna: l'uno e l'altro, d'una forte generazione che si va estinguendo, erano degni di additare ai presenti tanta virtù, indarno celata da grande modestia! [appr.]
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