[Elenco dei Nomi]

(segue) Lipari Angelo
prefetto, Teramo (2-8-1882).

della provincia, che, al pari di noi, ne furono percossi. Il cav. Palumbi ed il cav. Savini si costituivano nell'ufficio della Deputazione provinciale per provvedere ai funerali che poi con gentile pensiero la Deputazione stessa deliberava di fare a spese della provincia. Il cadavere intanto stette sul letto, in atteggiamento calmo, sereno, come di chi dormisse, tutta la domenica, e nel mattino di lunedì fu collocato nella cappella ardente, parata bellamente a gramaglie. Questa è sorta in uno dei salotti del palazzo prefettizio, diretta dall'ing. Corti e dal sig. Romoli del Genio civile. Il cadavere del prefetto è rimasto esposto su di una bara posta in leggero declivio, in mezzo a molti cari. Ai piedi stava la divisa da prefetto e le insegne cavalleresche. Il venerando comm. Vinciguerra, a nostra preghiera, aveva dettato la seguente epigrafe: Angelo Lipari - Uomo integerrimo nella vita pubblica e privata / Quand'era delitto amar la patria / Vagheggiò un secolo felice alla sua Roma ed all'Italia / e meritò l'esilio / La notte del 29 luglio 1882 d'anni 57 / da morte immatura fu tolto all'amore de' suoi / e di Teramo che per soli 5 anni / lo ebbe Prefetto a pochi comparabile. - Alle

(segue...)


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