Intorno le conoscenze biologiche e di Michelangelo Asson
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t» al lago del cuore| perchè il pericolo lo minacciava| ma non instava. Ma| quando la fiera lttpa rese imminente il pencolo| alloro l'impressione dei terrore si fece di centrale periferica| e fecegti tremare le vene e i polsi. Le vette e le arterie interpretano alcuni. Nella Vita nuova| dice Dante che «Ila prima comparsa di Beatrice lo spirito vitale| abitante nel cuore| cominciò tremare si fòrte| che appariva ne' minimi polsi. E in una canzone| attribuiva| come effetto di A mestizia per amore| la pallidezza al reflusso del sangue| disperso per le vele| al Cuore.
E il sangue eh' è per le vene disperso Fuggendo come versoLo cor| che il chiama| ed io divengo bianco.
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Questa chiamata del cuore potrebbe| da qualche moderno fisiologo| esser intesa pw quella facoltà assorbente attiva che ftf di recente accordata a'ceppi venosi del cuore. Io| dal mio canto| la stimo pura espressione poetica> Comunque sia direi| che il poeta| ne' precitati passi| meglio che il compiuto ministero del circolo sanguigno iutendesse a fisiologicamente esprimere V influsso delle passioni sugli organi destinati a si rilevante funzione. Che se pose lo spirito vitale nel cuore| non considerò il sangue straniero alla vita| nè subordinata interamente la vita del sangue a quegli organi alla foggia de'moderni solidisli. Egli si uniformò a Mosè| secondo il quale il sangue è l'anima| e ad Empedocle che questo liquido chiamò il latice alla vita. In vero| l'anima di Jacopo del Cassero| stato assassinato nel vicino Oria-go per vendetta di Azfea VI marchese di Fèrrora| cosi dicevaGài profondi fori Ond' wei il sangue in sul quale io seriea Falli mi ftiro in grembo agii ÀMenóri.
(Purg. c. T.)
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