Intorno le conoscenze biologiche e di Michelangelo Asson
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plendente di bellezza. E così la scienza| fonte inesauribile di verità| può divenire sorgente di poesia.
Ritornate ora| con la mente| all' idropico| di cui feci menzione poc' anzi. Era Maestro Adamo bresciano| punito tra' falsatori delle monete| perchè aveva battuto il fiorino d'oro con tre carati di mondiglia. Gli erano stali istigatori e complici a tanto delitto i tre fratelli conti di Rumena. Ad esprimere l'odio | veramente da inferno| che doveva bollire nel seno a questo dannalo contro quei tre| Dante profittò di alcuni ordinarii sintomi dell'idropisia : la sete inestinguibile| la facile visione di fontane e di fiumi correnti| l'enorme pesantezza delle membra.
L1 imagine de' ruscelletti| che da'verdi colli del Casentino discendono in Arno| era più molesta a quel cruccioso spirito del morbo che in lui suscitavate. Pure per la vista de' tre fratelli| che fossero tormentati alla stessa foggia| rinunzierebbe alla viva e limpida vena di fonte Branda. E poiché sapevane uno punito tra quelle sconce genti| dicevache se fosse lauto spedito da potere in cent' anni andare
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una sola oncia| vorrebbe per quella bolgia| che pure girava H miglia| e mezza ne avea di traversa| mettersi in cammino affine di rintracciarlo. A si estremo termine la poesia| avvalorata dalla scienza| ha potulo| si opportunamente| recare un sentimento d'inimicizia e di vendetta atrocissima. Potrei moltiplicare gli esempi : ina mi stringerò a' precitali per non riuscire soverchio.
Fin qui fu considerata divisa| in separale conoscenze| la scienza medica di Dante. Ora trapasso a riguardarla rannodata e svolta in un sistema| il quale| comprendendo in sè cogli esseri reali i concepiti e gì' immaginati| costituisce il più essenziale nesso di tutte le singole scienze| e offre quindi| allogate nella loro più naturale sede tra queste| la biologia e la medicina.
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