Intorno le conoscenze biologiche e di Michelangelo Asson
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piegarsi e delio stendersi* t movimenti. Come poi il feto dì semplice animale divenga fante| cioè acquisii con la favella intelletto. Dante n'apprende che| quando la testura del cerehro è perfetta| Dio| lieto della meravigliosa opera sua| vi soffia un novello spirito pieno di virtù| l'anima razionale| che tira in propria sostanza le altre.due anime| una sola formandone| che sola governando te funzioni di tulle| ver gota| sente| riflette :
Che vive| sente| e sè in sè rigira.
Cosi l'anima razionale uscita da Dio| si & per Danteca|-gione e atto del corpo mostrando| eolle maravigliose azioni a cui lo muove| la bontò dell' origine| e| benché lina| ù diverse potenze conformasi| e nelle diverse membra risolvesi. (Convito| troll| ni| cap. 11).
Consegue spontanea da questa dottrina un'obbiezione a una sentenza d'Averroe| che lo intelletto passivo| o possibile (come chiama vasi allora dalla scuola)| voleva dall'anima separato. E nel vero in esso era posto lo intendimento| ch'è facoltà dell'anima razionale. Meno spontanea| anzi oserei dire meno rigorosamente giusta| ne sorge un'opposizione ad altra sentenza| allora dominante| che feriva dirittamente il principio dell' unità dell' anima : ed era che le tre anime I' una all' altra si succedessero. Come Dante potesse o sapesse conciliare| colla sua dottrina| che assente alla successione delle Ire anime| la negazione di quella| io non dirò. Certo che| ammettendo poi f unificazione delle due inferiori nella razionale| cerca di porre in accordo due opinioni| a prima giunta| irreconciliabili| la successione di tre anime e I' unità dell' anima. Egli mira indubbiamente a combattere la successione delle anime| e a provare l'unità dell' anima in quel passo della divina| commedio| ove
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