Intorno le conoscenze biologiche e di Michelangelo Asson
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Dante (Convito| tratt. h|c. 45). Ora questa scienza riceve dai costui sistema biologico delle applicazioni rilevantissime| che possono essere rivolte a principii fondamentali. E basti| che ne discende la vera dottrina del libero arbitrio.
Lo maggior don che Dio per sua larghezza ^Fesse creando..........
Fu della volontà la liberiate
(Parad. c. v| v. 49).
Invero t'anima razionale (Purg. c. ivi| v. 23-27)| spiro diritto della divinità (Parad. e. xyiii)| non soggetta come le altre due al circolare de' cieli| agi' influssi cosmici| e prevalente com'è alle medesime| può| come ho già avvertito| con libera volontà| e colle proprie sue forze| non che resistere a' loro impulsi*|Snoderà rie e reggerle per modo che la soccorrino nello esercizio della virtù.
L'esercizio della virtù è principio di nobiltà} voce che| per Dante| suona eccellenza di bontà| non privilegio di casta ( Convito| tratt. iv| c. 20 ). Ora questa nobiltà volle egli che germogliasse per tutte tre le anime| e diversamente per quelle si difondesse| volgendole a perfezione secondo le diverse età della vita.
E| poiché la nobiltà paragonava ad un cielo ( Ibid. c. 49)| astri benigni che vi scintillano poneva| oltre le intellettuali e morali virtù| le buone naturali disposizioni| e le corporali boutadi| cioè I' adornezza del corpo| eh' è nettezza e beltà| congiunta alla forza| e a una quasi perpetua valitudine (Ibid. c. 49 e 25).
Per questa la nobiltà attempera di guisa gli appetiti inerenti alle anime vegetativa e animale| e libra il potere della razionale| che quelli sieno da questa indirizzati al bene : e| nel nobile giovane| veggiamo fatta sprone a'mede-
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Convito Dio Parad Purg Parad Snoderà Dante Convito Ibid Ibid
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