Omaggio a Dante Alighieri di
IIsol punto ancora inconquislato eh'è Roma| salvo una sola forza ancor vigorosa ed invitta eh'è il Papato; e però niuna cosa più utile più desiderata per loro che il poter risuscitare contro l'innato guelfismo d'Italia gli spiriti ghibellini di essa; nessun Ghibellino d'italiche simpatie più possente che il Dante; nessuna opportunità più favorevole per destarle a lor prò che la festa del suo centenario| celebrata sotto i loro auspicii| nel seggio supremo del loro potere | nell'ora di solenne tripudio per nuove sorti. Il non prevedere qual partito la Rivoluzione avrebbe tratto da tanta occasione| sarebbe stato troppa ignoranza delle antiche sue arti; il non contrastarlo | ne parve troppa negligenza | ed anche una eccezione a quel coraggio cattolico che in questo tempo di maggiori lotte nessuna sfida| nessuna gara ha rifiutato coli1 empietà prepotente.
Ecco il pensiero che ha dato origine a questa compilazione. Non è già che la mente cattolica dell'Alighieri e del suo poema non fosse abbastanza vendicata in sè stessa e dal comento ben lungo ed autorevole di cinque secoli; non è già che le torte interpretazioni dei moderni non fossero state abbastanza confutate da sapientissimi studiosi del Dante; non è già che la nostra compilazione potesse raccogliere il fiore di tanta sapienza ed erudizione; ma ella è| per cosi dire| un atto di pre-
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