Omaggio a Dante Alighieri di
IVvoli| stimiamo pregevole cosa aggiungere alquante avvertenze.
Innanzi tutto| questo libro non vicn fuori con la pretensione di offerire in tutta la forza e pienezza l'apologia cattolica dell'Alighieri. Alla qual cosa non bastava la piccolezza già prefissa della sua mole| nò la festiva circostanza si affaceva della sua pubblicazione| e la varietà onde si volle far bello e dilettevole ai molti anzi che ai pochi. Neppur tutto il bel numero esso rappresenta dei (lotti italiani che hanno comune con noi il concetto e la interpretazione del sommo Poeta. Molti o per la modestia onde coprono i loro studii| o per la poca consapevolezza che noi abbiamo delle glorie contemporanee del nostro paese| senz'ombra di nostra colpa sfuggirono all'invito; ed alquanti| pur sommi| non l'attennero| non già per manco di volere o di coraggio ma per altri e diversi impedimenti. Fra codesti stimiamo pcculiar dovere| franco d'ogni apparenza di adulazione| mentovare l'illustre| teste perduto| cavaliere Fortunato Cavazzoni Pcderzini da Modena| il quale acerbamente addolorato per l'intempestiva morte del chiarissimo suo figliuolo dichiarò mancargli ogni lena a letterario lavoro| e largo di conforti e di Iodi alla nostra impresa uè veniva altri proponendo in sua vece: le sue nobili lettere| in cui traspare con l'ardenza del suo cuore cattolico l'acuto dolore che il consumava quasi presa-
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