Omaggio a Dante Alighieri di
ALLEGORICO DELLA DIVINA COMMEDIA I (Jdi Dio| o di avere tardato a convertirsi a lui in fin della Aita. Sulla soglia del Purgatorio propriamente detto| dond'egli dovrà principiare il suo secondo viaggio| ritrova un Angelo. Ogni cosa fa intendere che quello ò un tribunale di Penitenza| e che l7 Angelo ne è il ministro. Perocché alla detta soglia si ascende per tre gradi; il primo de'quali e di marmo bianco| e sì lucido e terso| che il Poeta nel montarlo ne vede riflettere la sua immagine| come da specchio; il secondo di ruvida pietra e nerastra| crepata per lungo e per traverso; il terzo di porfido| rosseggiante come sangue. L'Angelo poi si dimostra con una spada splendidissima in mano| ricoperto il corpo di un vestimento| color cinericcio| avente di sotto a questo due chiavi| l'una di oro| e di argento 1' altra | ed assiso in sulla soglia di una pietra simile a diamante. Dante| avuto il cenno che po-teasi accostare| ascese i gradi coli' aiuto di Virgilio| si atterrò ai piedi di quello Spirito e gli chiese umilmente| che gli usasse misericordia ad aprirgli : prima però si era battuto nel petto tre volte.
Per li tre gradi su di buona vogliaMi trasse il Duca mio| dicendo: chiedi Umilemente che il serrarne scioglia.
Divoto mi gettai a'santi piedi:
Misericordia chiesi| che m'aprisse;
. Ma pria tre volte nel petto mi diedi.
L'Angelo alla sua volta| appuntando la spada che aveain mano| gli designò sette P nella fronte| aggiugnendo| che e' dovesse lavar quelle piaghe nell'interno del Purgatorio:
Sette P nella fronte mi descrisseCol punton della spada| e: Fa che lavi| Quando se'dentro| queste piaghe disse.
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