Omaggio a Dante Alighieri di
ALLEGORICO DELLA DIVINA COMMEDIA I (Jvolare Dante per la sua via ; cioè abilitarlo ad imprendere agevolmente il nuovo viaggio del Purgatorio| in veduta della cui porta lo lasciò. Là era l'Angelo| ministro della Penitenza| il quale dovea aprirgli| conferendogli quel salutare Sagramento. Ondcchò Lucia con quella sua nuova intervenzione altro non intese| se non che meglio disporre Dante| perchè ricevesse con maggior copia di grazia e frutto di salute la giustificazione.
E una intervenzione di Lucia| più o meno perfetta| diè vista di richiedere l'Angelo stesso| come condizione indispensabile a poter aprire. Imperocché| veduto appressare alla sua volta i due peregrini| levò contro essi la voce| come per atterrirli che non venissero| se non| guidati da una scorta fedele. Saputo però| che èrano inviati da Donna celeste| incaricata d'indirizzare a quel valico le anime| gli ammise cortesissimamente. Ed ecco come il Poeta espone con mirabile evidenza e brevità quell'incontro :
Ditel costinci| che volete voi?
Cominciò egli a dire; ov'è la scorta? Guardate che'l venir su non vi nói.
Donna del Ciel| di queste cose accorta| Rispose'1 mio Maèstro a lui| pur dianzi Ne disse: Andate là;"quivi è la pòrta.
Ed ella i passi vostri in bene avanzi'| Ricominciò '1 cortese portinaio| Venite dunque a nostri gradi innanzi
1 Ivi S5 e searsr.
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