Omaggio a Dante Alighieri di
ALLEGORICO DELLA DIVINA COMMEDIA I (JAl quale congiugnimento finalmente riesce il Poeta| allorché veduta svelatamente la Divina Essenza si trova in certa guisa trasformato della sua volontà nella volontà di Dio| per una perfettissima corrispondenza ai movimenti di quella. E questa beata trasformazione essendo l'ultimo scopo dell' azione poetica| poscia che V ha conseguita egli riviene dalla stupenda visione| e conchiude :
All'alta fantasia qui mancò possa:
Ma già volgeva il mio disiro e '1 velie| Sì come ruota che igualmente è mossa| L'Amor che muove il Sole e l'altre stelle 1.
Ritornando| donde eravamo partiti| ecco dunque ciò che il Cantore della Divina Trilogia si propone col suo meraviglioso lavoro: simboleggiare in sua persona il perfetto ristoramento dell' Anima dalla schiavitù del peccato nella interissima libertà de'figliuoli di Dio. Questo ristoramento si compie| 1° col riacquisto della grazia santificante| merce del Sagramento della Penitenza| a cui serve di apparecchio il viaggio per l'Inferno ; ^ II0 colla riparazione del libero arbitrio| in virtù di quelle opere in cui sono purificate le reliquie de'peccati| ed è rammarginata ogni lor piaga : a che è diretto il viaggio pel Purgatorio : III0 col pieno e spedito esercizio di esso libero arbitrio| rispetto al conseguimento perfetto dell'ultimo fine: il che ci è significato dal viaggio pel Paradiso.
1 Par. xxxiii| 142.
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