Omaggio a Dante Alighieri di

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      ALLEGORICO DELLA DIVINA COMMEDIA I (Jsettimo balzo del Purgatorio| significando loro| che la veniva guarendo per mezzo di quel viaggio:
      Quinci su vo per non esser più cieco:
      Donna è di sopra| che n' acquista grazia | Perchè '1 mortai pel vostro mondo reco l.
      Or noi sappiamo di quale cecità.guarì Dante col viaggio del Purgatorio : di quella cioè| che è cagionata dal peccato| e che in parte vi rimane anche dopo che il peccato e partito. Lo stato dunque anteriore di cecità| o sia lo stato della Selva| è stato di peccato.
      E questa medesima verità avea pur significata poco innanzi| incontrandosi coli' amico di sua gioventù Forese; al quale colle seguenti parole rose la ragione di quel viaggio ch'egli faceva ancor vivo:
      Se ti riduci a mente Qual fosti meco| e quale io teco fai| Ancor fia grave il memorar presente.
      Da quella vita mi volse costui|
      Che mi va innanzi| l'altr' ier| quando tonda Vi si mostrò la suora di colui;
      (E il sol mostrai) 2. xDalla quale testimonianza si ricava 1 °| che egli menò in compagnia di Forese| e seguitò a menare appresso alla morte di lui| un genere di vita| di cui amen-due si debbono dolere: che da quel genere di vita lo volse Virgilio nell' ultimo plenilunio| incamminandolo per quella via. Ma quale condizione di vita può essere quella| di cui i due amici hanno tanta cagione di piangere in un luogo| in che di altro non si piange che de'peccati? Alcuni commentatori più blandi vor-rebber ridurre tutti i disordini di Dante con Forese a
      1 Pur. xxvi| 5S e segg.
      2 Purg. xxiii| 115 c segg.


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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