Omaggio a Dante Alighieri di
allegorico della divina commedia 47
in che visse tutto il tempo| al quale si riferiscono i rimproveri di Beatrice. Di che scende per diritta conseguenza | che il Colle opposto| al quale con ogni sforzo anelava il nostro Poeta| per avere rimedio ai mali della Selva| debba rappresentare una condizione di beni del tutto contrarii a que' mali ; cioè la grazia santificante | le virtù cristiane| l'eccellenza della santità ; o checché altro| tanto solo che si contenga nel medesimo genere di beili soprannaturali| fondati nella grazia.
§. VII.
delle tre fiere: in particolare della lupa.
Donde oggimai possiamo con ogni certezza inferire che significato abbiano le tre Belve. In generale è da dire| che esse figurano tre grava impedimenti| tendenti di lor natura a frastornare il ritorno nella grazia| e a risospingere nel peccato. Imperocché l'opera loro è quella di attraversare il cammino del Colle| simbolo della vita della grazia| o di altra cosa somigliante| e ricacciare nella Selva| simbolo dello stato di peccato. E posto ciò| che altro potrebbero meglio adombrare in particolare | che le tre passioni capitali| che vi ravvisavano gli antichi| cioè la lussuria| la superbia e V avarizia ? E sono appunto le tre fonti dalle quali| per testimonianza dell'Apostolo S>. Giovanni| scaturisce tuttala corruzione| in che consiste il mondo condannato da Cristo : Orane quocl in muiido est Concupiscentia carnis est (la cupidità della carne| ossia la lussuria)| et Concupiseentia oculorum (la cupidità dell'avere| ossia l'a-
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