Omaggio a Dante Alighieri di
DEL POEMA SACRO DI DANTE 75 "
esistenza in una troppo grande farraggine da Romolo a Giustiniano| cioè durante lo spazio di dodici secoli. Giustiniano lia recato a oro di purità cristiana cattolica il corpo ordinato della legislazione romana; e per ciò il poeta fa assai bene di mettere in bocca al legista imperiale romano| che egli prima di questa sua opera legislatrice era stato eretico| ma fu dal Papa Santo Agabito indirizzato alla fede sincera cattolica.
Alla fede sincera Mi dirizzò con le parole sue. Io gli credetti ec.
Nota Giustiniano in Paradiso sostituito ad Anchiso nei Campi Elisi a voler Dante cristianeggiare il romano impero| di cui prende a lodare divinamente il processo storico sulle tracce virgiliane di Anchise. Arrogo il poeta clic questo lavoro di cristianeggiare la legislazione romana fu ispirazione divina.
Tosto che con la Chiesa mossi i piedi A Dio per grazia parve d'ispirarmi L'alto lavoro; e tutto in lui mi diedi.
Di questo processo storico Dante fa dire a Giustiniano il motivo che lo induce a narrarlo| ed è la divina natura ed origine del Sacro Impero Romano| acciocché si vergognino ed i Ghibellini| ed i Guelfi che ne fanno un sacrilego abuso.
Perchè tu veggi con quanta ragioneSi muove contra il sacrosanto segno 1| E chi'1 s'appropria| e chi a lui s'oppone.
Vedi quanta virtù l'ha fatto degno Di riverenza; e cominciò dall'ora Che Pallantc morì per dargli regno.
1 S' intendo l'Aquila Imperiale.
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