Omaggio a Dante Alighieri di
DEL POEMA SACRO DI DANTE
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Ch'alia vita di sopra eran chiamate| E facendo di lor rassegna| e mostra Gli annoverava ; esaminava i fati| Le fortune| il valor di mano in mano| ? Gli ordini e i tempi loro.
Anchise al figlio disse come dal Purgatorio passano purgate delle loro colpe le anime ai campi Elisi finché per la trasmigrazione da Dio chiamate sono al fiume di Lete a riporvi ogni antico ricordo| acciocché
men de' corpi schive E più vaghe di vita| un'altra volta Tornin di sopra a riveder le stelle.
Ciò detto| Anchise condusse Enea sopra un colle| ove dovea ravvisare in volto i suoi discendenti.
Or qui ti mostrerò| soggiunse Anchise| Quanta sarà ne' secoli futuri La gloria nostra| quanti e quai nepoti Della Dardania prole a nascer hanno; E quante del mio sangue anime illustri Sorgeranno in Italia. Indi a te conte Le tue fortune| e i tuoi fati saranno.
E Dante alla sua volta:
Vedi quanta virtù l'ha fatto degno Di reverenza; e cominciò dall'ora Che Pallante morì per dargli regno. Tu sai ch'ei fece in Alba sua dimoraPer trecent'anni ed oltre| insino al fine Che i tre a' tre pugnar per lui ancora. Sai quel che fe dal mal delle Sabine Al dolor di Lucrezia| in sette regi| Vincendo intorno le genti vicine.
Questo primo stadio del processo storico parte da A-scanio| e dal suo fratello successore Silvio postumo|
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