Omaggio a Dante Alighieri di
7 8 CONCETTO POLITICOe viene giù giù fino a Romolo| e poi da Romolo nei sette regi fino a Tarquinio il Superbo. Nella Eneide in bocca di Anchisc più distintamente questo processo si narra Lib. vi. da 700 a 825.
Sai quel che fe| portato dagli egregiRomani contro a Brenno| e contro a Pirro. E contro agli altri principi e collegi :
Onde Torquato e Quinzio| che dal cirro Negletto fu nomato| e Deci| e Fabi Ebber la fama| che volentier mirro.
Esso atterrò l'orgoglio degli Aràbi| Che diretro ad Annibale passaro L'alpestre rocce| Po| di che tu labi.
Sott'esso giovanetti trionfaroScipione e Pompeo: ed a quel colle| Sotto '1 qual tu nascesti| parve amaro.
Dalla puerizia passa alla adolescenza di Roma dal primo Console della Repubblica fino alla caduta della Repubblica romana| ed all' Impero di Giulio Cesare : Virgilio in bocca di Anchisc questo tratto della Repubblica romana ha dal verso 820 al verso 800. Virgilio abbonda più che non Dante di particolarità storiche| toccate da gran maestro| ma bisogna notare che in Virgilio parla Anchise ad Enea| che si vede davanti in quelle anime i suoi discendenti avvenire| i quali non può sapere se ad uno ad uno a lui non sieno indicati ; ma in Dante Giustiniano narra i fasti imperiali dell' Aquila romana| a chi ne sa bene la storia.
Dante passa a contare del segno imperiale i fasti da Cesare in poi nella virilità di Roma imperiale. Virgilio chiude la parlata di Anchisc coli' episodio magnificamente patetico di Marcello figlio di Ottavia sorella di Augusto| il quale aveasi adottato per figlio questo
| |
Romolo Romolo Tarquinio Superbo Eneide Anchisc Lib Brenno Pirro Torquato Quinzio Negletto Deci Fabi Ebber Aràbi Annibale Pompeo Roma Console Repubblica Repubblica Impero Giulio Cesare Virgilio Anchisc Repubblica Dante Virgilio Anchise Enea Dante Giustiniano Aquila Cesare Roma Anchisc Marcello Ottavia Augusto Scipione Virgilio Virgilio
|