Omaggio a Dante Alighieri di
DEL POEMA SACRO DI DANTE 81 "
Sorrise Giove| e con quel dolce aspetto Con che il ciel rasserena e le tempeste| Rimirolla| baciolla| e cosi disse;
Non temer Citerea| che saldi e certi Stanno i feti de' tuoi. S'adempiranno Le mie promesse: sorgeran le torri De la novella Troj ; vedrai le mura Di Lavinio; porrai qui fra le stelle Il magnanimo Enea. Chè nè '1 destino In ciò si cangerà| nè '1 mio consiglio. Ma per trarti d'affanni io tei dirò Più chiaramente; e scoprirotti intanto De' fati i più reconditi secreti. Figlia| il tuo figlio Enea tosto in Italia Sarà| farà gran guerra| vincerà : Domerà fere genti: imporrà leggi: Darà costumi| e fonderà città. E di già vinti i Rutuli| tre verni E tre stati regnar Lazio vedrallo. Ascanio giovinetto| or detto Iulo| Ed Ilo prima infin ch'Ilio non cadde Succederagli ; e trenta giri interi Del maggior lume il sommo imperio avrà. Trasferitilo in Alba: Alba la lunga Sarà la reggia sua possente e chiara. Qui regneranno poi sotto la gente D'Ettorre un dopo l'altro un corso d'anni Tre volte cento; fin ch'Ilia regina Vergine e sacra| del gran Marte pregna D'un parto produrrà gemella prole. Indi capo ne fia Romolo invitto. Questi| invece di manto| adorno il tergo Della sua marzial nudrice lupa| Di Marte fonderà la gran cittade: E dal nome di lui Roma diralla. A Roma non pongo io termine| o fine: Che fia del mondo imperatrice eterna. (His nec metas rerum| nec tempora pono: Imperìum sine fine dedi) E l'aspra Giuno| ch'or la terra e '1 mare E '1 ciel per tema intorbida e scompiglia|
| |
Giove Rimirolla Citerea Stanno Troj Di Lavinio Enea Enea Italia Sarà Domerà Darà Rutuli Lazio Iulo Ed Ilo Ilio Succederagli Alba Alba Sarà D'Ettorre Ilia Vergine Marte Romolo Di Marte Roma Roma His Imperìum Giuno
|