Omaggio a Dante Alighieri di
DEL POEMA SACRO DI DANTE
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Inver la Spagna rivolse lo stuolo|
Poi ver- D arazzo | e Farsaglia percosse Sė| ch'ai Nil caldo si sentė del duolo.
. Antandro e Simoenta| onde si mosse| Rivide| e lā dov'Ettore si cuba| E mal per Tolomeo poi si riscosse: Donde discese folgorando a Giuba ;
Poi si rivolse nel vostro occidente| Dove sentia la pompeiana tuba. Di quel che fe 1 col baiulo seguente 2 Bruto con Cassio nell' Inferno latra| E Modena| e Perugia fu dolente. Piangene ancor la trista Cleopatra|
Che| fuggendogli innanzi| dal colubro . La morte prese subitana ed atra. Con costui corse insino al lito rubro ;
Con costui pose il mondo in tanta pace| Che fu serrato a Giano il suo delubro.
Fin qua l'apoteosi del romano impero č la Virgiliana| ma Dante procede a cristianeggiare l'impero' dei Cesari nella loro influenza sul Cristianesimo in Tiberio sotto il cui reggimento imperiale fu fatta colla morte di Cesų Cristo la vendetta e 1' espiazione del peccato di Adamo| ed in Tito che il giudaico deicidio punė colla distruzione di Gerusalemme e del tempio. E poi salta all' Impero Sacro Romano di Carlo Magno che č renovatio Romani Imperii| e fa notare il merito in Carlomagno dell'Aquila Imperiale di avere restituito a S. Pietro ed ai Papi intero quel Patrimonio che dal dente longobardo era stato morso e portatane via la gran parte| e fa notare questi tre fasti incomparabilmente i maggiori e pių insigni del Romano Impero.
1 S'intende l'Aquila imperiale.
- Cioc Ottaviano.
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