Omaggio a Dante Alighieri di
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CONCETTO POLITICOMa ciò che il segno 1 che parlar mi face| Fatto avea prima| e poi era fatturo Per lo regno mortai eh'a lui soggiace|
Diventa in apparenza poco e scuro| Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro| e con affetto puro;
Chè la viva giustizia che mi spiraGli concedette| in mano a quel eh' io dico| Gloria di far vendetta alla sua ira.
Or qui t'ammira in ciò ch'io ti replico: Poscia con Tito a far vendetta corse Della vendetta del peccato antico.
E quando '1 dente longobardo morse La santa Chiesa| sotto alle sue ali Carlo Magno| vincendo la soccorse.
Ornai puoi giudicar di que' cotali • Ch'io accusai di sopra| e de' lor falli Che son cagion di tutti i vostri mali.
L'uno al pubblico segno i gigli gialliOppone| e l'altro appropria quello a parte; Sì eh' è forte a veder qual più si falli.
I Guelfi fanno male al Sacro Romano Imperio volendone infranciosare la plenipotenza imperiale ch'esser deve germanica e non francese ; i Ghibellini fan male facendo un suo tornaconto ed un proprio interesse di parte ghibellinesca l'interesse imperiale cattolico.
Questa espressione Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro e con affetto puro col rimanente di Carlo Magno che rivendica al Papa il suo Patrimonio dal dente longobardo| ò sorella dell'altra espressione:
La quale (Roma) e '1 quale (Impero) (a voler dir lo vero)| Fur stabiliti per lo loco santo U' siede il succcssor del maggior Piero.
1 Cioè l'Aquila.
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