Omaggio a Dante Alighieri di
DEL POEMA SACRO DI DANTE 87 "
ciali| ma eziandio nelle cose particolari e concrete| alle quali si estenda questo umano intelletto speculativo| che sulle cose materiali diventi pratico| nel trattare prudentemente le cose civili| e nel fare con arte le cose meccaniche. Le quali cose tutte servono alla potenza della virtù intellettiva per fine dell' ottimo stato| al quale la Prima Bontà| che ò Dio| produsse in essere| come a suo fine ultimo| la generazione umana. Or Dante a voler soggettare la umana generazione alla sua virtù intellettiva che la dovesse dirigere| come la ragione dirige in ciascuno il corpo | e la dovesse governare pel suo fine specifico | eh' è l'operazione sua propria collettiva dipendentemente dalla sua potenza ultima| la quale è il sommo imperante ; Dante a tal uopo segue le orme del suo maestro Virgilio. Virgilio nella prima parte della sua Eneide| l'Odissea| fa viaggiare il lettore con Enea| che col suo figlio Iulo viaggia per pigliare esperienza del mondo| e per seguire virtude. Dante così fa parlare Ulisse a quest'uopo:*
0 frati. dissi| che per cento milia Perigli siete giunti all'occidente| A questa tanto picciola vigiliaDe'vostri sensi| eh'è del rimanente| Non vogliate negar l'esperienza| Dirctro al Sol| del mondo senza gente.
Considerate la vostra semenza ;
Fatti non foste a viver come bruti| Ma per seguir virtute| e conoscenza l.
Virgilio ne' sei primi libri della sua Eneide volle imitar l'Odissea di Omero a questo effetto che i Romani pigliassero amore al novello impero di Giulio Cesare| per la qual cosa Iulo| figlio di Enea (che significava
1 Inf. xxvi| 112.
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