Omaggio a Dante Alighieri di
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ALL' ITALIA
0 patria mia| che gemi? e che ricordi Fabii| Camilli| Regoli e Fabrizii| E Annibālle disfatto? Or per dolor le mani invan ti mordi| Resa imbelle per vizii| Corrotta| e merce vii data a baratto ; E peggio che con nome di riscatto | Dissanguata le vene| Celebri per vittoria le catene.
Che valser l'alpi e l'appennino e '1 mare| Onde pietoso il creator ti cinse? Quelle un tuo re fe' vuote| Questi apersero inganni e brame avare: Chi vincesti ti vinse| Chi baciasti t'irrėde e ti percuote| Chi nudristi t'affama| e cui le immote Leggi insegnasti or mente| E a te impara il non dritto| e insegna il niente.
Che valse che alle spente aquile ausonePer te seguisse il maggior seggio eterno
Del suecessor di Piero|
Che a'popoli volenti il freno impone?
Ahi ! che il dispetto infernoLe bolge aperse de' malvagi| e un nero
Schiuseti abisso| e '1 truculento imperoDella colpa inneggiata|
Ond'alto ō il vizio e la virtų dannata.
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