Omaggio a Dante Alighieri di
LETTURASUL CANTO PRIMO DELL'INFERNO
diDANTE ALIGHIERI
Io non so se alcun di coloro che per amore più di scienza che d'arte abbracciarono fervorosamente gli studii dell' italica letteratura| pensasse mai a fare il confronto dell' avvilimento| a cui si vedeva ridotta la Divina Comedia sul cadere del secolo XVIII| col culto quasi superstizioso| a cui salì nel salire di questo nostro verso il suo mezzo. Critici non saprei ben dire se più dissennati| o temerarii avevano ardito di addentare la riputazione dell' Alighieri come scrittore ; e pieni le orecchie del rimbombo Frugoniano e Minzoniano| diedero fuori le più disgraziate sentenze contro la sua poesia. Bastò l'animo a Vincenzo Monti| giovine d'alti spiriti che uscito dalla palestra del Seminario Faentino| levava grido di sò in Roma l| di ribadire in bocca di quegli audaci colla voce e coll'esempio le loro letterarie bestemmie| nè d'allora in poi altro si cercò che di fare che Dante fosse apprezzato per quello ch'egli è. Ma l'occasione d'averlo comunalmente alle mani per moltiplicate edizioni porse invito all' arbitrio| anzi alla licenza delle
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