Omaggio a Dante Alighieri di
dell' inferno i i 5
senso inteso da' Ghibellini che sarebbe stato quando Can grande padrone di Feltro l'avrebbe fatta da esecutore testamentario di Arrigo imp. in Italia.
Egli le darà la caccia per ogni villa 13 finché l'avrà fatta rientrare nell'inferno| onde fu primamente dipartita dall'Invidia. Che non v'ha genere d'invidia più infesto e mortale agi' ingegni della dannatissima adulazione sovvertitrice d'ogni buon proposito| e nemica d'ogni degno avvanzamento.
E sua propria sede è l'inferno: avendo detto S. Girolamo [super Prov. eap. i.) che gli adulatori sono nemici capitali| e scintille del demonio: adulatores sunt hostes| et seintillae diaboli.
Il savio e pietoso Virgilio viene appresso consigliando a Dante che per suo meglio| cioè per apprendere la verità| lo segua per luogo eterno: dove non s'infrascano le azioni| nè si fa frode al giudizio| ma tutto è distribuito in ordine al merito irreparabilmente. E vi vedrà gli spiriti che vi stanziano da lungo tempo (antichi)| ciascuno dei quali grida alla seconda morte: cioè rende testimonianza della seconda morte| della morte dell'anima| della dannazione eterna u.
Allora Dante per fuggire il mal presente della Lupa| e il peggiore di rovinare nella valle obbliosa| non pure accomodossi alle proferte di Virgilio| ma spontaneamente richieselo| che gli fosse guida :
Sì che vegga la porta di san Pietro 15 E color che tu fai cotanto mesti.
a significare che per espedirsi dei lacci della colpa v'ha d'uopo di pronta e deliberata volontà. Notisi poi l'ordine passionato dc'due versi dove Dante con naturalissima
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