Omaggio a Dante Alighieri di
4 54 ' dante e luterocetta per verissimo| questi perchè punitore dell'eresia percosse negli sterpi eretici con la inquisizione : le due cose più combattute da Lutero e dai luterani. Chi mi metta d' accordo costui che grida contro i voti| con Dante| che celebra il primo sigillo e la seconda corona dell'istituzione fondata sui voti| chi riesca ad accomunare le opinioni di Lutero| che vuole abolite tutte le bisacce de'mendicanti| con quelle di Dante| che loda l'umile capestro | la gente poverella e il poverel di Dio| costui sarà per me il grande Apollo; chi arrivi in somma a congiungere insieme gli improperii del plebeo teologo contro tutti i frati| coi versi del nobile poeta| ove assegna a Francesco in cielo un luogo luminosissimo| ove dice che la cristiana milizia ebbe due santi istitutori di frati
Per sola grazia| non per esser degna l|
io lo riputerò il distruttore del potente assioma di contradizione. Ma quantunque per forza di sofismi si riuscisse a provare Dante avverso ai due .santificati della Chiesa| non credo che nessuno potrebbe mai tentare il medesimo esperimento contro una santificazione| sto per dire| fatta da lui| nel santuario del divino poema| ove prevenne la Chiesa stessa| e forse per gli applausi| co'quali fu accolto il suo canto dai popoli| somministrò ai Pontefici non piccolo argomento a reputare come voto dei cattolici la canonizzazione di Tommaso d'Aquino. Io non ricordo se altri abbiano notato l'eloquente linguaggio delle epoche| ma fatto ò che Dante morì nel 1321 e l'Aquinate fu santificato nel 1323. Sicché dunque mentre Dante scriveva| costui era l'uomo d'infiammata cortesia| ma pur sempre Fra Tommaso| il buono Fra Tom-
1 Par. xii 12.
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