Omaggio a Dante Alighieri di
4 54 ' dante e luteroe finalmente in cielo| dove ha il glorioso scanno| Donna del cielo| ov'egli la vide mentre rischiarava
.... colui| ch'abbelliva di Maria| Come del Sol la stella mattutina l|
ove tra i beati a lui fu palese l'alto affetto ch'egli ameno a Maria 2| a Maria dolce 3 che trionfa per l'amore nella pacifica orifìamma 4; a Maria| nella cui faccia sola noi riguardando ci possiamo disporre a veder Cristo:
Riguarda ornai nella faccia che a Cristo Più s'assomiglia| chè la sua chiarezza Sola ti può disporre a veder Cristo 5.
Sicché se egli per sommo atto di reverenza non avesse taciuto del tutto nell'inferno il venerato nome di lei; come in quello di Gesù vogliono le sante scritture che tutto s'inchini nella regione celeste| terrena e infernale| così potremmo dire che Dante ci imponga ne'suoi ammirabili versi.
' Ma lasciamo i beati cittadini del cielo| il culto dei quali carissimo in ogni tempo ai cristiani| Lutero non avrebbe di certo osato assalire| se avesse potuto prevedere vane le sue battaglie contro dommi ed usanze| ben più gravose alla umana delicatezza. Voglio dire delle penitenze e mortificazioni corporali-| chc nella religione luterana diventano fatti o ridicoli o nulli. A favore di essi| quando anche la Chiesa (pronunzio una impossibile ipotesi) avesse taciuto| durerebbero tuttavia a protestare quei versi| ne'quali Dante rimprovera chi divora| con la lingua sciolta| senza aver riguardo a'giorni vietati|
1 Parad. xxxii. 107.
- Ivi. xxiii. 125.
3 Purg. xx 19|
4 Parad. xxxi 127.
» Ivi. xxxii 85.
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