Omaggio a Dante Alighieri di
dante e lutero
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perchè con quella solamente| senza altre teologiche argomentazioni| si confuta tutto ciò che in questa.materia scrisse Lutero| insegnando non provarsi l'esistenza del purgatorio coi libri canonici della santa Scrittura: potere le anime ivi penanti meritare e demeritare siccome in realtà demeritano| desiderando la sua liberazione; darsi una felicità meno perfetta a quelle| liberate dai suffragi dei vivi; doversi' abolire questi suffragi a prò dei defunti : tre delle quali proposizioni furono delle prime comprese nella condanna di Papa Leone. Dante all'incontro col vocabolo che nella Scrittura non vi è| ma che la Chiesa nel suo alto sennò credè acconcissimo a significare il domma nella Scrittura più volte ricordato| e nella tradizione sempre| intitola la seconda parte del poema; ed a costo di rendere meno poetico il suo dire| conserva la voce purgatorio; adoprandola tale e quale è| per due volte; dimostra che in esso purgatorio non v'è più luogo a meritare| chiamando quelle anime:
0 ben finiti| o già spiriti eletti l.
e gente sicura di veder l'alto lume 2; come nemmeno a demeritare| secondochè costoro dicono da sè di trovarsi in tal regno|
Ove poter peccar non è più nostro »
avvertendo espressamente nella bella parafrasi dell'orazione domenicale| giunte dove si prega d'esser liberati dalla tentazione| che per loro simil grazia non occorre:
1 Purg. in
2 Ivi. xin 85.
3 Ivi. xxvi 132.
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