Omaggio a Dante Alighieri di
dante e lutero 1 4 3
essere Cristo stato presente| nessnno fedele dubita 1 ; potrà dirsi clie tutte le empie proposizioni| le quali poi il Pontefice | dinanzi a tutta la Chiesa condannò| Dante le avea già condannate| a nome di tutta 1' Italia| quelle specialmente ) ove Lutero asserisce come non è in facoltà della Chiesa o del Papa stabilire articoli di fede e neppure leggi intorno ai costumi e alle buone opere; e che se il Papa| con una gran parte della Chiesa| avesse deciso questa o quella cosa| e la sua decisione fosse vera| non vi sarebbe ne peccato nè eresia a pensare il contrario ; e che noi abbiamo una via per ispie-gare l'autorità de concilii| e contradire liberamente i loro atti| e giudicare ne'loro decreti 2.
Ma errori se non più grandi| certamente espressi con più sdegno ed insulto mi stanno'dinanzi; quelli| io dico| sulla sacramentale istituzione del sacerdozio| di sopra soltanto accennata ; i quali sebbene non compariscano tra i primi quarantuno articoli condannati da Leon X| furono specialmente presi di mira dalla dotta Università di Parigi| e nella confutazione di re Arrigo. Trattandosi del come Dante la pensasse intorno all' Ordine sacro| dovrebbero provare non poco ancora gli argomenti negativi ; nè male ragionerebbe chi domandasse un solo verso| dove il grand'uomo abbia negata questa divina istituzione ; uno solo| ove egli dica tutti potere esercitare il sacerdozio : uno da cui sia dato inferire| che alle stesse femmine si appartengano gli atti dell' Ordine| e il confessare ed il predicare| come Lutero intese a persuaderci. Ma versi nei quali si parli della distinzione tra chi sen giva se-
1 De Monarchia| lib. 3.
- Roh bachcr| lib. 8*.
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