Omaggio a Dante Alighieri di
I 08 dante e luteroCh'uno la fugge| e l'altro la coarta.
E ciò clic dei frati si dice può con cgual ragione applicarsi a tutti gli altri sacri ordini e istituzioni della Chiesa| specialmente all'episcopato e al cardinalato| che Lutero perseguitò con selvaggio odio| scrivendo: aspettate monsignori vescovi| ombre del demonio. Chiunque aiuterà col braccio| con le proprie fortune| co'suoi beni| a rovinare i vescovi e la gerarchia episcopale è buon figliuolo di Dio| un vero cristiano| che osserva i comandamenti del Signore : e nel suo libro contro il Pricria : non laveremo noi le nostre mani nel sangue di questi maestri di perdizione| di questi cardinali| di questi papi| di questi serpenti di Roma e di Sodoma| che contaminano la chiesa di Dio? ed altrove| esortando ad uccidere papi e cardinali Non ò impossibile ad avvenire oggi| che alcuno per compiere la somiglianza tra lui e Dante voglia prendersi l'assunto di dimostrarci questa brama sanguinaria nel poeta| da cui son puniti di orribil gastigo tutti coloro| che recanoMorte per forza e ferute dogliose 2 ;
ma senza ricorrere ai soliti rigiri del Rossetti| la dimostrazione sarà malagevole assai. E vero che egli non si lasciò intimidire dal grado. Ma dove si può trovare una minima espressione; che almeno ricordi il linguaggio proprio degli scherani tenuto da Lutero? per 11011 riportare un catalogo dei vescovi da lui esaltati| basterebbe la nobile eccezione di Ghcrardino Malaspina nella lettera| in cui rivolto alla Chiesa esclama : Ahimè| madre piissima| sposa di Cristo: quai figli generi spiritual-
1 ttohrbaclier| lil». 84.
- Inf. \i 34.
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