Omaggio a Dante Alighieri di
DANTE E LUTEROi () i
gloria nè gli angeli stessi possono aprire a nessuno il purgatorio senza le chiavi che tengono da lai 2.
Dinanzi a tanta potenza di Pietro e quindi de'suoi successori| i quali non si sa in che altro dovrebbero succedere fuorché nell' autorità e nei diritti e nei doveri | si dilegua come fumo qualunque obiezione contro le indulgenze| o si tolga dalla santa Scrittura| o dalla tradizione| o dalla filosofia (che qui non sarebbe nel suo campo)| o dagli scritti oggi chiamati umoristici | perchè dettati a contentare il proprio umore| o dall' arte prostituita nelle caricature| delle quali chiunque ricordi quel sozzo componimento del papa-asino| non rifiuterà a Lutero e al suo compagno Melantone la gloria e il primato. Non è qui il luogo di dover ragionare delle indulgenze secondo il domma|. ma non è questo neppure l'argomento | dove si possa cogliere in fallo l'ortodossia di Dante. Ho citato di sopra i pellegrinaggi| chc Dante approva| la visita a s. Jacopo e alla Veronica| tutti atti religiosi spesso rimeritati con la perdonanza di colpa e di pena| come allora dicevasi ; e i perdoni a cui stanno li ciechi 3| senza che gli discacci ; solennissimo fra i quali| il perdono del giubbileo | festa centenaria delle indulgenze| ' che celebratasi a quei tempi fece| che Laterano
Alle cose mortali andò di sopra 4|
non solo per la gran frequenza dei popoli| ma in quanto a noi| perchè specialmente vi assistè| come
1 Ivi| XXIII 139.
2 Purg. ix 127.
3 Purg. xni 01.
Parad. xxxi 35.
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