Omaggio a Dante Alighieri di
i 82 dante e lutero
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si lamenta introducendo s. Pietro indignato per esser fatto figura di sigilloA privilegi venduti e mendaci|
onde sovente arrossiva e disfavillava 1 : ma| dato clic ciò fosse vero| da cattolico sinccrissimo| sgridati quelli uomini peggio che porci| che pagavano di moneta senza conio 2| (i falsi perdoni) ed avvertitone il popolo| non appiccò tesi nè novantacinque nè cento a nessuna chiesa| a nessuna cantonata d'Italia; non consigliò la distruzione nè dei Frati di s. Antonio| nè d'altri: non si pose a scrivere che le indulgenze sono pii inganni dei fedeli| clic è un ingannarsi e sedurre sè stesso il credere che le indulgenze siano salutari ed utili 3 ; non tolse al povero popolo la speranza di meritare più sollecita grazia a sè ed ai suoi| non impugnò insomma quel santissimo domma| che dimostra in singoiar modo il Pontefice Vicario d'un Dio onnipotente.
E in quanto alle scomuuiche| Vicario d'un Dio punitore. Al qual proposito viepiù dobbiamo ammirare la somma ortodossia dell' Alighieri | che parlando* d'un principe a sè carissimo| dissotterrato e gettato lungo il Verde| mentre pure si querela vivamente di tali atti| e lo descrive convertito| nulladimeno non solo non tace sul valore della scomunica| ma lo riconosce| cantando clic per la maladizione de'Papi e de vescovi l'eterno amore si perde 4| benché non in modo che prima di spirare non possa tornare| tornando a Dio lo scomunicato.
1 Ivi| xxvii 53.
- Parad. xxix 125.
3 Vedi la Costituzione di Leon X contro Lutero
'' Purg. in 133.
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