Omaggio a Dante Alighieri di
DANTE ED OMEROdosi n'andammo infino alla lumiera|
Parlando cose| che il tacere è hello Siccom'era il parlar colà dov'era.
Inf. can. 4.
Dante con questi versi ne afferma eh' era bello il parlare tra lui| ed Omero e Virgilio ed Orazio ed Ovidio e Lucano| tutti della bella scuolaDi quel Signor dell'altissimo canto|
Che sopra gli altri com'aquila vola.
E veramente una conversazione| tenuta fra ingegni di tal natura| non poteva raggirarsi che intorno ad alti soggetti. Dante in ripensarli se n'esaltava. Ma forse non potendo per i brevi limiti di un canto esporre la materia| com' egli avrebbe voluto| diceva esser bello il tacere. D' altronde noi diciamo: sì| ò bello per lui solamente; perchè il vagheggiar con 1' animo grandi cose è forza| che genera amore : ma per noi quel silenzio non torna in verità nè bello | nè piacente. Vorremmo sapere di che cosa parlassero fra di loro. Quanto ci pesa che non vi sia chi possa rivelarcelo! Quindi non resta che indovinarlo. Come i politici| à vista delle condizioni pubbliche degli Stati| non si tengono dal supporre qual fosse
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