Omaggio a Dante Alighieri di
1 8 g dante ed omerola materia di un segreto colloquio fra due o più Potenti| ed anzi qual fosse Y avviso di ciascun di loro : così col riguardare le condizioni dei tempi| nei quali poetarono Omero e Dante| e le cose altresì che furono da essi ren-dute manifeste per mezzo delle opere loro | non è del tutto vano supporre ciò che abbiano detto conversando. Quei due sommi poeti rappresentano al certo i tempi loro ; e con egual chiarezza conoscevano le ragioni dell' arte| della quale giovavansi ad esemplare gli esseri intelligibili| e le qualità umane e divine con immagini corpulente. Ciò posto| ci proponiamo d'indovinare di che si trattasse in quel segreto loro colloquio. Per la forma useremo di quel modo medesimo| che Dante c' insegnò. Perchè il dialogo fra il poeta cristiano e il poeta gentile contiene dottrina e sentimento| vuol' esser diviso in due parti: e noi ne faremo due Capitoli.
I
0 di Spirti magnanimi veracePittor| grazia del cielo è che a me splenda Dinanzi il lume di sì viva face.
Onde awien che speranza in me si accenda Di saper come si figurin cose| Alle quai solo l'intelletto intenda.
Così Dante ad Omero; e quei rispose:
Or meglio il potrai tu| che non fe' l'arte| Quando intorno al divino il falso espose.
Il Battaglier| déificato in Marte|
Ritrarre io volli in Ettore ed Achille| E nel modo chc agli altri si comparto.
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