Omaggio a Dante Alighieri di
1 8 g dante ed omeroIL
Un sol| clie sparte voglie afireni insieme| Omero cominciò con tuon sòave| Di quella pace| che tu cerchi| è seme.
Se nón che pensar dèi quanto fu grave La bruta forza del roman guerriero Al mondo| che la scosse| e ancor ne pavé.
Ma come sottentrò quella del Vero| Benigna| liberal| franca e prudente| Apparve nuovo e assai più saldo Impero.
A tal mutazion se poni mente|
Tu per l'Italia tua non cercherai Altro Impero più acconcio alla tua gente.
È stolta cosa il mendicar| quand' haiRicchezze| e fallo immanemente enorme Per poco di valor perder V assai.
Ogni sovrana autorità sue normeRiceve ora dal Ver| di cui Custode Quegli è| che al suo divin tipo è conforme.
E Quei grandeggia in mezzo dalle prode D'Italia tua; sicché per Lui soltanto Italia in ogni parte esaltar s'ode.
Per Lui di tutte genti asilo santoE Roma| e regna; tutto che l'antico Scettro| al cozzo dell'armi| andolle infranto.
Quindi all' Italia tua fiero è nemico Chi di tal forza esinanirla brami. E ascolta ben ciò che al tuo senno io dico.
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