Omaggio a Dante Alighieri di
dante ed omero i93
Ciascuna basterà per la colturaDel popolo gentile in lei compreso; E spariranno orgoglio e dismisura.
Se non che il mondo| da vostre armi offeso| E dal rumor dei vergognosi danni| Raggio non soffre di quell' armi acceso.
Quindi se Italia balda il brando assanni| Correrà tosto chi le infranga i denti. « E questo fia suggel che ogni uomo sganni ».
Ma non rattien sempre frenati i venti Eolia rupe| e non durano queti Lunga stagione i mobili elementi.
Tempo verrà| che spirti irrequieti Vorranno far dei popoli| siccome Dei fantasimi suoi fanno i póeti;
Stringere strascinando per le chiomeAusonii| ed Umbri| e Tusci| e Longombardi'| Perchè porta ciascun d'Italo il nome;
E farne un burchio d' uomini gagliardi| « Sotto il governo d' un sol galéoto » Adatto a' remi| ed al tirar di dardi;
•Per darlo in preda all'Anglican remoto| Od al Franco vicin| quando il Germano Pur non lo attuffi nell'Adriaco loto.
E allor diventerà vocabol vanoE dritto| e libertà| giustizia| e rito| E tutto un mescolar sagro e profano.
Molti si vanteran di aver tradito •
E regni e Re| mentre quaggiù gli aspetta La gelida laguna di Cocito.
lì
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