Omaggio a Dante Alighieri di
temporale del romano ponteficI* 2 I Iclassici ; per il clic l'Alighieri| anche nelle forme dell'arte| si fu cattolico.
Tengo adunque per certo che| ingegnandomi d'impedire che sia messo in contradizione il massimo poeta|
10 farò opera non solamente a' toscani carissima e agli altri d'Italia| ma ed a tutti i popoli ripuliti di civiltà| presso de'quali l'Alighieri è stato padre della cristiana arte nel volgar nostro| da lui menato al sommo de'cieli| e ricondottolo in terra bello del divino lume a discorrere di altissime cose| che altra lingua| o antica o moderna| mai non seppe nè potè. E sarà-da me fatta| ponendo la questione| come ora fo| al punto che Dante Alighieri è paladino della podestà del romano pontefice| come signore del principato temporale| ovvero patrimonio della Chiesa; quantunque voglia che nel civile sieno tutti i consoli ed i re- in soggezione d'un imperatore universale. Da'termini della quale proposizione
11 comento si divide in due parti; ma non sì| che l'una talvolta non rientri nell' altra| per la natura degli argomenti| e le conseguenze che ne seguitano.
CAPITOLO PRIMOdante alighieri è paladino della podestà' del romano pontefice| come signore del principato temporale| ovvero patrimonio della chiesa.
Come l'Alighieri| nel primo canto del poema sagro| ebbe fatte a Virgilio| suo maestro e autore| le amorevoli riverenze 3| nel secondo| poiché ci gli diceva che Enea era andato vivo nel secolo eterno| e che Dio gli fu cortese di mostrargli il chi| e il quale
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