Omaggio a Dante Alighieri di
Ì I \ DANTE MOSTRATO PALADINO ISELLA MONARCHIASi dee ora por mente a tutto il canto| e prima vedere con chi il poeta diede in esclamazione su quel fatto di Costantino. Con un peccatore| il quale nella terza bolgia| dove sono puniti coloro| che nel mondo per simonia hanno l'avere in borsa| stava della persona dentro un pozzetto| ma con le gambe| che fuori della bocca di quello gli soperchiavano tutte in fiamme. Domandato chi ei si fosse dal poeta| e quegli credendolo Bonifazio| fece le maraviglie che quivi stesse ritto innanzi tempo 36. Saputo come non fosse chi si credeva| disse che era Niccolò terzo degli Orsini| soggiungendo che sarebbe caduto fra gli altri| che gli stavano di sotto al capo| quando ivi capitasse a prendergli il pozzetto| chi pensava che si fosse| e che appresso a lui sarebbe venuto di ponente un pastore senza legge| e voleva dire Clemente quinto| il quale avrebbe l'uno e l'altro ricoperto 37.
Dalle cose che Dante fa dire a Niccolò degli Orsini| potrebbe alcuno prendere argomento al più di simonia| ma non mai contro la podestà de' pontefici sopra le città e gli altri beni del loro patrimonio. Ma egli è da avvertire clic il quinto Clemente fu prima da lui quasi a cielo commendato-nell'epistola a'principi e popoli d'Italia 38 allorché era d'animo dolce inverso di Arrigo| che fece egli stesso eleggere imperatore| e solo di mal opra lo biasimò quando ebbe mostrato il viso dell' arme al giovane imperatore| col quale il ramingo ed esule poeta faceva all' amore| in lui riponendo ogni bella speranza. Dall' essere adunque stato amico e commendatore di Clemente| come signore del sacro patrimonio| ed averlo vituperato| com'egli ebbe voltato faccia all'imperatore| ne seguita
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