Omaggio a Dante Alighieri di
2 I C) DA NT li MOSTRATO PALADINO DELLA MONARCHIAterrestre. Dell'avarizia poi| che è imputata ad alquanti pontefici| e di Bonifazio in particolare qui sotto| dove egli.si torna in campo.
Bonifazio ottavo ò tra'pontefici| clie più sono presi di mira a furia d'ingiurie e di calunnie dagli eretici| che le pigliano l'un dall' altro di netto| senza darsi pensiero di vedere se a'primi| da cui gli altri le ricevono| fece prò il dirle; anzi con voglia di crescer quelle delle proprie| come il Gibbon tra gli altri| l'Hallan ed il Sismondi| che intinsero volentieri la penna loro nel fiele| onde in Francia scrisse i libelli quel Nogareto| che fu uno de' due capi della cattura di Bonifazio o| come dice Dante| ladroni a posta di Filippo il Bello. Alquanti non di meno anche tra' cattolici| dove loro avvenga d'incontrarsi in pontefici| che più con vigoria sostennero i diritti della santa cattedra contro potenti avversari| credendo più a coloro| che ne provarono la severità| ne parlano con animo grosso; lo che è disposizione a sentir di scemo nella fede. Non sono mancati però anche fra gli eretici| la Dio mercè| difensori de' calunniati pontefici| affinchè i nemici non dubitassero di quello| che fosse detto a loro gloria e difesa da'soli cattolici. Gregorio settimo ebbe un difensore valente nel Voigt| Silvestro secondo nell' Hock| Innocenzo terzo nell'Hurter; Bonifazio ottavo l'ebbe tra gli altri cattolici in Niccola Wiseman| cardinale di santa Chiesa; il quale co' documenti alla mano ha mostrata la mala fede| e confutati gli errori particolarmente del Sismondi; e la providenza ha fatto sì che il santo pontefice| biasimato in vita da chi mal portò la penitenza de'propri peccati| e dopo morte da chi non risguardò alle sue molte e preclare virtù| alla roz-
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