Omaggio a Dante Alighieri di
Ì I \ DANTE MOSTRATO PALADINO ISELLA MONARCHIAANNOTAZIONI
1 De monarch. ivi n c. 2.
2 Witte. Dantis ep. vm.
s Inf. i 79.
* Ivi il 13.
Tu dici| che di Silvio Io parente|
Corruttibile ancora| ad immortale Secolo andò| c fu sensibilmente.
Però| se 1* avversario d' ogni maleCortese i fu| pensando l'alto effetto| Ch* uscir dovea di lui| e il chi| e il quale j
Non pare indegno ad uomo d' intelletto :
Ch' ei fu dell' alma Roma e di suo impero Neil' empireo ciel per padre eletto.
La quale| e il quale| a voler dir lo vero| Fur stabiliti per lo loco santo| U' siede il successor del maggior Piero.
Per quest' andata| onde gli dai tu vanto| Intese cose che furon cagione Di sua vittoria e del papale ammanto.
Andovvi poi lo vas d' elezione|
Per recarne conforto a quella fede| Ch'è principio alla via di salvazione.
5 Inf. i 2.
c Inf. il 52} i 71| 125.
7 Couv. tratt. iv cap. 5...... « e però è scritto in Isaia: nascerà virga della radice di lesse| e il fiore della sua radice salirà; c lesse fu padre di David. E tutto questo fu in uno temporale che David nacque e nacque- Roma j cioè che Enea venne di Troia in Italia| che fu origine della nobilissima città romana| siccome testimoniano le scritture. Perchè assai è manifesta la divina elezione del romano imperio per Io nascimento della santa città | che fu contemporaneo alla radice della progenie di Maria ».
« Nè il inondo non fu mai| nè sarà sì perfettamente disposto| come allora che alla voce d' un solo principe del roman popolo c comandatore fu ordinato| coinè testimonia Luca evangelista. E però pace universale era per tutto| che inai più non fu| uè fia : che al nave dell' umana compagnia dirittamente per dolce cammino a de-
| |
Witte Silvio Io Secolo Roma Neil Fur Piero Intese Isaia David David Enea Troia Italia Maria Luca Roma
|